ANEMIA E FERRO BASSO

IL SANGUE: DA COSA È COMPOSTO? Il sangue è un particolare tipo di tessuto appartenente alla categoria dei cosiddetti “tessuti connettivi”, deputati principalmente a fornire supporto strutturale e metabolico agli altri tessuti del corpo. È costituito da un fluido extracellulare, il plasma, all’interno del quale si muove la componente cellulare costituita da eritrociti (globuli rossi), leucociti (globuli bianchi) e piastrine. Il sangue è composto per il 55% da plasma, per il 44% dai globuli rossi e per meno dell’1% da globuli bianchi e piastrine. La percentuale del volume sanguigno occupata dagli eritrociti viene definita come ematocrito.
PERCHÉ I GLOBULI ROSSI SONO COSÌ IMPORTANTI? I globuli rossi sono gli elementi più abbondanti nel sangue, circa 5 milioni per millimetro cubo di sangue. Essi hanno la forma di un disco biconcavo, poiché sono concavi su entrambe le facce: questa particolare forma fa sì che essi riescano a deformarsi per poter viaggiare nel sangue ed attraversare i capillari. La funzione principale degli eritrociti è quella di trasportare ossigeno ed anidride carbonica nel sangue grazie alla presenza di due proteine nel loro citoplasma: l’anidrasi carbonica e l’emoglobina. Ogni molecola di emoglobina contiene 4 particolari strutture dette “gruppi-eme”. Ogni gruppo-eme presenta al centro un atomo di FERRO su cui si lega la molecola di Ossigeno da trasportare nel sangue. Il Ferro contenuto nell’emoglobina è in forma ferrosa (Fe2+) e conferisce il colore rosso agli eritrociti e di conseguenza al sangue.
COS’È L’ANEMIA? L’anemia consiste in una riduzione della capacità del sangue di trasportare ossigeno. Questo problema è dovuto generalmente a due cause: basso livello di ematocrito (ovvero pochi globuli rossi nel sangue) oppure alle diminuzione delle dimensioni dei globuli rossi (microcitosi). L’anemia può essere di diversi tipi:
- Anemia nutrizionale: causata da carenze dietetiche, spesso una carenza di Ferro. Una carenza di Ferro riduce infatti la produzione dell’Emoglobina con conseguente riduzione della capacità di trasportare ossigeno da parte del sangue.
- Anemia perniciosa: questa è causata da una ridotta capacità dell’intestino di assorbire la Vitamina B12 la quale, così come l’Acido folico (Vit. B9), risulta fondamentale nella produzione e maturazione degli eritrociti.
- Anemia aplastica: è causata da una patologia del midollo osseo, responsabile della produzione di eritrociti e leucociti.
- Anemia di origine renale: è causata da patologie renali che portano ad una minor produzione di eritropoietina, un ormone che stimola la produzione degli eritrociti nel midollo osseo.
- Anemia emorragica: causata da una rapida e significativa perdita di sangue. Una volta che l’emorragia è terminata gli eritrociti ricominceranno ad essere prodotti.
- Anemia emolitica: è causata dalla rottura di un numero consistente di eritrociti. Le cause possono essere diverse, come un’infezione o patologie degli eritrociti (come nel caso dell’anemia falciforme in cui gli eritrociti sono fragili e presentano una forma a falce)
COME DIAGNOSTICARE L’ANEMIA? La presenza di anemia porta con sé determinati sintomi che possono far sospettare che sia presente questo tipo di problema. Tra i sintomi più comuni: astenia (ovvero estremo affaticamento e debolezza), pallore, fiato corto e mancanza di respiro, insonnia, mal di testa, irritabilità, perdita di capelli, unghie fragili, vertigini, scarso appetito, formicolìo alle gambe. Gli esami che possono essere eseguiti per una corretta diagnosi di anemia sideropenica (dal latino sìderos=ferro e penìa=povertà) sono:
- Emocromo: esame del sangue completo che determina la quantità di globuli rossi, i livelli dell’ematocrito e dell’emoglobina.
- Sideremia: esprime la quantità del cosiddetto “Ferro circolante” nel sangue, cioè quello legato alla transferrina.
- Transferrina: è la proteina che trasporta il Ferro. Se la quantità di Transferrina che NON trasporta il Ferro è molto alta si parla di anemia sideropenica.
- Ferritina: con questo esame si valutano quelle che sono le riserve di Ferro nell’organismo e dà indicazioni su quanto Ferro è necessario integrare.
COME INTEGRARE IL FERRO? Un’alimentazione varia e bilanciata è il primo passo per poter assumere quantità sufficienti di Ferro. Negli alimenti il ferro è presente in due forme:
- Ferro-eme (ovvero legato a delle emoproteine): è più facilmente assimilabile dall’organismo ed è presente soprattutto in alimenti di origine animale come: fegato e frattaglie, carne (manzo, prosciutto, bresaola, tacchino, cavallo), pesce e molluschi, tuorlo d’uovo.
- Ferro NON-eme: più difficilmente assimilabile. Presente soprattutto in alimenti di origine vegetale come cavoli di bruxelles, spinaci, cacao, fichi secchi, legumi, frutta secca, cereali integrali, verdure a foglia verde scura.
ATTENZIONE AGLI ABBINAMENTI NUTRIZIONALI! L’abbinamento di determinati alimenti o la loro assunzione ravvicinata può rappresentare un vantaggio oppure un ostacolo all’assorbimento del Ferro.
CONSIGLIATO: l’assorbimento del Ferro contenuto negli alimenti della categoria “NON-eme” può essere notevolmente migliorata se si assume contemporaneamente una fonte di Vitamina C e/o Acido citrico. La Vitamina C (acido ascorbico) e l’acido citrico (contenuto ad esempio nel Limone) sono infatti in grado di favorire l’assorbimento del Ferro rendendolo migliormente assimilabile.
DA EVITARE: l’abbinamento di cibi contenenti Ferro non-eme con sostanze quali caffè, thè, latte, latticini, cioccolato porta alla formazione di complessi insolubili e difficilmente assorbibili. Anche fumo ed alcool riducono notevolmente l’assorbimento del Ferro.
Qualora l’integrazione di Ferro con la dieta non sia sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero si può ricorrere all’uso di integratori alimentari a base di Ferro o di piante che lo contengano. Vediamo dunque cosa propone la natura in tal senso.
QUALI INTEGRATORI E QUALI PIANTE USARE?
- Integratori contenenti Ferro (VEDI prodotto): uno dei metodi più rapidi per colmare la carenza alimentare del Ferro è ricorrere all’uso di integratori contenenti questa sostanza. Come già ricordato è opportuno abbinare l’assunzione di questi integratori ad una fonte di Vitamina C. In natura le fonti più ricche di Vitamina C naturale sono la Rosa Canina e L’acerola.
- Integratori a base di Vitamina B12 e B9 (acido folico) aiutano la produzione e maturazione degli eritrociti. Piante come il Fieno greco sono ricche di Vitamine del gruppo B e anche di minerali come Ferro e Calcio.
- Integratori a base di estratti di Ortica o Alga Spirulina (VEDI prodotto): L’ortica è ricca di Acido folico e Ferro. L’alga Spirulina è una fonte concentratissima di Ferro ed, essendo totalmente naturale, è facilmente digeribile ed assimilabile. Essa contiene inoltre numerose vitamine (A,D,K, GRUPPO B), acidi grassi essenziali (Omega 3 ed Omega 6), contiene tutti gli amminoacidi essenziali ed è fonte di proteine vegetali.
- Altri alimenti come la Barbabietola rossa (ricca fonte di Ferro), gli Spinaci, Avena, Lievito di birra, Uva, Mirtilli, Albicocche, Mele, Limoni e Datteri sono validi alleati per contrastare e prevenire l’anemia.
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