ANSIA E STRESS: CONOSCERLI MEGLIO PER AFFONTARLI AL MEGLIO

Lo stress è ormai entrato a far parte del nostro vivere quotidiano, basti pensare che 9 italiani su 10 soffrono di questa spiacevole condizione. L’organizzazione Mondiale della Sanità è arrivata addirittura a definire lo stress come “il male del secolo”. Nell’arco di ogni singola giornata capita sempre più spesso di sentire nominare questi termini: ansia e stress.
Ma quali sono i reali significati di queste due parole? Vediamoli nel dettaglio.
- STRESS -
L’origine del termine “stress” è da ricercarsi nel latino più antico. La sua etimologia è legata al termine “strictus” ovvero “stretto”, “angusto”. Nel mondo della fisica la parola stress viene correlata ad una “forza” che produce tensione, deformando l’oggetto cui viene applicata. In ambito psico-fisico invece lo stress viene definito come “una reazione emozionale intensa a seguito di stimoli esterni che attivano risposte fisiologiche e psicologiche di tipo adattativo”.
In parole più semplici lo stress è una risposta attuata dall’organismo allo scopo di mettere le persone in grado di reagire ed affrontare le richieste ed i cambiamenti della vita.
NON necessariamente lo stress è un fattore negativo.
- quando la tensione NON supera un certo livello di tolleranza, questa consente alla persona di reagire in maniera efficace agli stimoli esterni, si parla in questo caso di eustress
- viceversa, quando viene superata la soglia limite di sopportazione si creano sensazioni di inadeguatezza, si parla in questo caso di distress
- ANSIA -
L’ansia è un termine di cui tutti siamo convinti di conoscere il significato, anche se poi compaiono difficoltà quando si cerca di darne una definizione precisa. L’ansia è uno stato d’animo complesso, avvertito dal soggetto come una sensazione di penosa aspettativa di pericolo imminente, vissuta in una condizione di impotenza, senza che necessariamente vi sia un oggetto reale a provocarla. In cosa si differenziano ansia e paura? Entrambi sono segnali di allarme in quanto avvertono di un pericolo e consentono alla persona di adottare misure idonee ad affrontarlo. Generalmente la paura si manifesta in risposta ad una minaccia che è conosciuta, definita, mentre l’ansia nasce di fronte ad una minaccia sconosciuta, interna, vaga.
Al pari dello stress, anche l’ansia nasce come una tensione positiva che, in condizioni normali, fornisce la carica psicologica e fisica per affrontare i problemi quotidiani. A volte capita però che il segnale di ansia, superata una certa soglia, non generi una reazione positiva, bensì si trasformi in un’opprimente sensazione di apprensione e nervosismo.
STILE DI VITA ED ALIMENTAZIONE POSSONO INFLUIRE?
Troppo spesso ansia e stress vengono trattate farmacologicamente intervenendo direttamente sui sintomi per limitare la sensazione di inadeguatezza e nervosismo. Non sempre però ci si sofferma sull’importanza dello stile di vita e dell’alimentazione. Riequilibrare questi due fattori è fondamentale.
Ecco alcune semplici regole da seguire:
- Ritmi di vita regolari: il primo fattore da riequilibrare è quello legato ai ritmi quotidiani della vita. Mettere un po di ordine e di regolarità negli orari di risveglio, dei pasti e dell’addormentamento aiuta l’organismo a ritrovare equilibrio.
- Dormire: un sonno ristoratore deve durare almeno 7-8 ore ogni notte. Il sonno aiuta a ricaricare le batterie per affrontare al meglio i problemi quotidiani.
- Esercizio fisico: praticare regolare attività fisica comporta numerosi vantaggi dal punto di vista psicologico. Nel corso dell’attività fisica sono prodotti infatti neurotrasmettitori ed ormoni che favoriscono il rilassamento e riducono lo stress.
- Caffè, Tè, Alcool, Fumo: sostanze come alcool, caffeina (caffè, tè, guaranà, bibite tipo cola) e nicotina possono indurre uno stato ansioso. Consigliabile dunque ridurne l’assunzione.
- Magnesio: la carenza di Magnesio è abbastanza comune e la raffinazione dei cibi, soprattutto dei cereali, ne è una delle cause principali. Un’assunzione insufficiente di questo minerale può provocare ansia, agitazione, bassa tolleranza allo stress, insonnia e palpitazioni. Ecco la lista degli alimenti con elevato contenuto di Magnesio in ordine decrescente: cioccolato amaro, mandorle, arachidi nocciole e pistacchi, noci, lenticchie, spinaci cotti, pasta, carciofi, pollo, tacchino, formaggi, carni rosse, pesce, arance, mele, pere.
QUALI AIUTI DALLA NATURA?
Se, anche riequilibrando il proprio stile di vita, l’ansia e lo stress persistono è possibile, prima di intervenire con i farmaci, sfruttare le proprietà benefiche di alcune piante. Vediamo quali.
- Passiflora: nota anche con il nome di “fiore della passione”, per via della somiglianza di alcune parti della pianta con i simboli religiosi della passione di Cristo, veniva coltivata già dai sovrani aztechi ai tempi di Montezuma. Recentemente il BfArM (Federal Institute for Drugs and Medical devices) ha confermato, tramite numerosi studi, le sue proprietà sedative, antispasmodiche e ansiolitiche. Per la sua azione sedativa viene consigliata anche nelle lievi forme di insonnia dovute ad affaticamento e stress.
- Biancospino: una delle piante maggiormente utilizzate nel trattamento degli stati di ansia. Il Biancospino svolge una duplice azione: da un lato ha un’azione rilassante (anche della muscolatura), dall’altro combatte il cosiddetto eretismo cardiaco. Di cosa si tratta? Si definisce eretismo cardiaco un senso di ipereccitabilità, in cui il cuore per cause nervose, aumenta la propria attività. Tra i sintomi più comuni ritroviamo le palpitazioni. Il Biancospino agisce sul sistema cardiovascolare dilatando la muscolatura dei vasi e svolgendo azione ipotensiva, contrastando dunque le palpitazioni e l’ipertensione.
- Melissa: le foglie della Melissa vengono tradizionalmente utilizzate per curare gli stati di ansia accompagnati da irrequietezza ed irritabilità grazie alla sua azione tranquillizzante. Viene consigliata soprattutto in caso di “nevrosi gastrica” ovvero nei disturbi gastrici di origine psicosomatica.
- Valeriana: è forse la pianta più conosciuta e più utilizzata, a giusta ragione. Viene assunta da sola, o in associazione ad altre piante (Melissa, Passiflora ecc...), per il trattamento di lievi stati d’ansia e nei disturbi transitori del sonno. Agisce infatti favorevolmente sul sonno riducendo il tempo di addormentamento e migliorandone la qualità.
- Escolzia: tra le piante fino ad ora citate l’Escolzia è quella meno studiata. Sono in corso approfonditi studi riguardanti i singoli principi attivi dell’Escolzia che daranno ulteriori conferme sulla sua azione benefica nei confronti degli stati di agitazione e di stress. Tradizionalmente viene utilizzata per il trattamento degli stati cosiddetti neurotonici (ovvero di eccitamento del sistema nervoso).
- Tiglio: l’azione sedativa dei fiori di Tiglio è preziosa soprattutto nel trattamento di tutti quei sintomi funzionali che si accompagnano a uno stato di nervosismo: gastralgia, colite, cefalea ecc... I fiori vengono anche impiegati sotto forma di bagni per favorire il riposo notturno, soprattutto dei bambini.
Tutti gli effetti benefici che la natura mette a disposizione rappresentano un valido aiuto nel mantenere ansia e stress al di sotto dei livelli di soglia massima. Rimanere al di sotto di tali livelli fa si che l’organismo riesca a rendere al meglio, evitando l’accumulo di “pensieri, ansie e preoccupazioni” che porta a conseguenze spiacevoli quali insonnia, mal di testa, gastralgia ecc...
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