CISTITE: COME EVITARLA?

COS’È LA CISTITE?
Con il termine cistite si intende un’infiammazione acuta della vescica urinaria, in genere provocata da un’infezione di origine batterica. Da un punto di vista epidemiologico le cistiti hanno un’incidenza che varia tra i 5 e i 10 casi ogni 1000 individui, rappresentando quindi una delle infezioni più frequenti. Si verifica prevalentemente nel sesso femminile, tanto che la metà delle donne ha, almeno una volta nella vita, un episodio acuto di cistite. Dopo i 50 anni la cistite è frequente anche tra gli uomini, essendo favorita dall’aumento di volume della prostata (ipertrofia prostatica). La causa più comune è il passaggio attraverso l’uretra (il piccolo condotto da cui fuoriesce l’urina) di batteri, per lo più di origine intestinale: il principale responsabile è l’Escherichia Coli, presente nell’intestino e nelle feci. I microrganismi che normalmente colonizzano l’intestino e la vagina possono entrare attraverso l’orifizio inferiore dell’uretra per poi risalire e provocare l’infezione. Inoltre le donne possiedono un’uretra più breve pertanto i batteri raggiungono più facilmente la vescica rendendole più esposte a questa problematica.
QUALI SINTOMI PRESENTA?
- Dolore o sensazione di bruciore durante la minzione
- Bisogno di urinare spesso e con urgenza nonostante la minzione risulti lenta e poco abbondante (rimane dunque la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica)
- La minzione può risultare difficoltosa e richiedere uno sforzo superiore al normale
- Le urine possono essere torbide e maleodoranti
- Si può avvertire dolore nella parte bassa dell’addome
- Raramente può comparire febbre
COME VIENE DIAGNOSTICATA?
La Cistite può essere diagnosticata per tempo riconoscendo i sintomi e, dopo averne parlato con il Medico, eseguendo semplici esami di Laboratorio. Gli esami che danno conferma della presenza di Cistite sono quelli delle urine e l’urinocoltura che permettono di rilevare ed identificare i batteri pericolosi presenti nell’urina. Nei casi in cui la cistite non regredisce rapidamente con il trattamento, o si hanno episodi frequenti, o il disturbo tende a diventare cronico, è opportuno esaminare il tratto urinario con esami specialistici.
COME INTERVENIRE QUANDO LA CISTITE È GIÀ IN ATTO?
Nonostante la Cistite non rappresenti una minaccia grave nell’immediato, potrebbe comunque dare origine a complicanze infettive a livello renale se non trattata adeguatamente. Se si interviene in maniera tempestiva e con la giusta cura la Cistite tende a regredire nel giro di pochi giorni. La cura farmaceutica è rappresentata da antibiotici, prescritti dal Medico. Qualora l’infiammazione non sia acuta ed i sintomi siano leggeri è possibile ricorrere anche all’utilizzo di integratori, vedremo in seguito quali.
CONSIGLI ALIMENTARI E COMPORTAMENTALI PER PREVENIRE LA CISTITE
Per prevenire la Cistite è buona norma seguire alcune semplici abitudini:
- Mantenere una buona idratazione, bevendo almeno 1,5 litri di acqua al giorno
- Prestare particolare attenzione all’igiene intima, evitando detergenti e saponi aggressivi che alterino il pH (rendendo più facile l’ingresso di batteri patogeni)
- Le donne dovrebbero pulirsi sempre in direzione fronte-retro per evitare che la vagina entri in contatto con microrganismi
- È consigliabile indossare biancheria intima di cotone e cambiarla tutti i giorni; evitare di indossare collant o pantaloni troppo stretti
- Non trattenere le urine quando si avverte lo stimolo
- Alcuni cibi possono aggravare i sintomi: sono da evitare bevande alcoliche, vino, birra, cibi speziati, cioccolato, caffè, formaggi stagionati ed insaccati.
L’AIUTO DAGLI INTEGRATORI
Come accennato in precedenza esistono molteplici piante e principi attivi in grado di rappresentare un valido aiuto per alleviare i sintomi e per prevenire attacchi acuti di Cistite. Vediamo quali:
- Mirtillo rosso (o Cranberry): i principi attivi contenuti nell’estratto di Mirtillo rosso (le Proantocianidine) sono recentemente state introdotte in molti integratori per il loro effetto benefico in caso di Cistiti. Studi clinici sembrano aver dimostrato la loro capacità di contrastare l’adesione dei batteri patogeni, soprattutto Escherichia Coli, all’epitelio che riveste la parete del tratto urinario. L’uso continuativo di Cranberry può aiutare a prevenire la comparsa delle infezioni urinarie, soprattutto nei soggetti che soffrono di recidive ricorrenti. (Clicca QUI per scoprire il prodotto)
- Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi): i glicosidi fenolici contenuti negli estratti di Uva ursina (Arbutina e Metilarbutina) vengono trasformati all’interno dell’organismo in sostanze in grado di svolgere un effetto antisettico a livello renale. La contemporanea presenza, nelle foglie di Uva ursina, di flavonoidi e tannini la rende in grado di esplicare inoltre un effetto antinfiammatorio ed astringente utile nella risoluzione delle cistiti. (Clicca QUI per scoprire il prodotto)
- Piante ad attività diuretica: piante come Gramigna (rizoma), Ciliegio (peduncoli), Betulla (foglie), Mais (stimmi), Equiseto (fusti sterili), Pilosella (parti aeree) e Tarassaco (radice) possiedono spiccata attività drenante. Risultano dunque utili, soprattutto sotto forma di tisane e con abbondante acqua, per aumentare la quantità di urina elaborata dal rene facilitando la risoluzione delle infezioni delle vie urinarie. (Clicca QUI per scoprire il prodotto)
- Fermenti lattici: nell’intestino umano, così come sulle mucose degli organi genitali è presente una microflora, rappresentata principalmente da Lactobacilli, in grado di dare protezione contro agenti patogeni. Qualora l’equilibrio di questa microflora fosse compromesso l’infezione avverrebbe più facilmente, si consiglia pertanto di sostenere l’azione dei Lactobacilli con l’ausilio di integratori. (Clicca QUI per scoprire il prodotto)
- D-mannosio: questa sostanza è uno zucchero semplice che non viene assorbito dall’organismo, ma viene espulso direttamente con l’urina. La sua particolare conformazione lo rende capace di legarsi con la maggior parte dei batteri responsabili della Cistite. Questa caratteristica fa si che il D-mannosio vada a legarsi con i batteri patogeni, distaccandoli dalla parete della vescica e favorendone l’eliminazione con l’urina. È dunque di fondamentale importanza bere molti liquidi per facilitare l’azione del D-Mannosio. (Clicca QUI per scoprire il prodotto)
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