UN PROBLEMA DIFFUSO


Ritenzione idrica sta a indicare la tendenza dell’organismo a trattenere liquidi in eccesso nei tessuti. È un disturbo che colpisce in particolare le zone predisposte all’accumulo di grassi, come cosce e glutei, causando gonfiore e ristagno di liquidi e tossine. Il corpo umano è formato per lo più da acqua, suddivisa principalmente in una componente intracellulare ed una extracellulare. L'acqua intracellulare rappresenta la quota presente all'interno delle cellule mentre quella extracellulare rappresenta l'acqua presente nei vasi sanguigni, linfatici e nel tessuto interstiziale. La ritenzione idrica avviene quando si accumula un eccesso di liquidi nei tessuti interstiziali. Quando si accumulano liquidi nel tessuto interstiziale si forma un edema che causa il rigonfiamento dei tessuti. Premendo con le dita nella parte rigonfia e togliendo la pressione dopo qualche secondo si può capire se c’è ritenzione quando rimane il segno delle dita nel punto esaminato.


RITENZIONE IDRICA & CELLULITE: SONO LA STESSA COSA?


Spesso si confonde la ritenzione idrica con la cellulite (pannicolopatia edemato-fibrosclerotica) che invece è un processo infiammatorio a carico del tessuto adiposo sottocutaneo dovuto a ipertrofia delle cellule adipose e ad alterazioni del sistema venoso e linfatico che provocano il ristagno dei liquidi presenti tra le cellule. Eliminare la ritenzione idrica, quindi favorire la circolazione venosa, è uno dei fattori importanti per combattere la cellulite.


ESISTONO VARIE TIPOLOGIE DI RITENZIONE:


La ritenzione idrica può essere catalogata in diverse tipologie a seconda delle cause che ne provocano la comparsa:
1) Ritenzione secondaria - Si tratta di ritenzione idrica secondaria a patologie spesso gravi, fra cui sono da citare: insufficienza renale, insufficienza cardiaca, patologie alla vescica o al fegato, ipertensione, linfedema. La cura della ritenzione secondaria passa inevitabilmente attraverso la cura della patologia che la provoca.
2) Ritenzione iatrogena - L'abuso di farmaci, derivante dalla cattiva abitudine di risolvere ogni piccolo problema con un farmaco, può portare a ritenzione idrica. Le classi di farmaci responsabili sono sostanzialmente quattro: antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva (menopausa) e contraccettivi.
3) Ritenzione alimentare - Il sodio è uno dei principali imputati quando si parla di ritenzione idrica, ma quello che non tutti sanno è che il sodio causa ritenzione idrica solo se certi nostri meccanismi funzionano male. Ciò significa che non è l'unico e sicuro responsabile.
4) Ritenzione circolatoria - È quella che dovrebbe chiamarsi primaria. Questo tipo di ritenzione è caratterizzata dalla tumefazione dei tessuti molli, a causa dell'accumulo di liquidi negli spazi interstiziali fra una cellula e l'altra. L'origine della ritenzione è la stasi della circolazione dovuta al venire meno del corretto funzionamento del sistema venoso e di
quello linfatico. A causa della mancanza di tonicità delle pareti venose, le valvole a nido di rondine che sono deputate a gestire il ritorno venoso non funzionano più bene e il sangue in parte ristagna nelle vene, provocando un flusso di liquido dalle vene (degli arti inferiori e in particolare nelle caviglie) agli spazi interstiziali delle cellule.


CONSIGLI PRATICI PER RIDURRE LA RITENZIONE IDRICA:


- Sforzarsi di bere molta acqua anche quando non si avverte la sete, ancora meglio se l’acqua viene introdotta lontano dai pasti. Durante il pasto, infatti, l’acqua tende a far lavorare meno gli enzimi digestivi portando ad un rallentamento della digestione. Un litro e mezzo di acqua al giorno è sufficiente per stimolare la diuresi e rimuovere le tossine in eccesso.
- Limitare il consumo di Sale: abituarsi gradualmente ad un uso sempre minore di Sale. Come noto il Sale tende ad aumentare la ritenzione di liquidi. Meglio preferire le spezie o un sale a basso contenuto di Sodio.
- Preferire alimenti drenanti: tra la frutta è preferibile consumare quella ricca in Vitamina C, molto utile per proteggere i capillare: agrumi, ananas, fragole, ciliegie, pesche, albicocche. Anche molte verdure sono in grado di favorire un buon drenaggio: carciofi, spinaci, radicchi, asparagi, finocchi e cetrioli.
- Esercizio fisico: un’attività fisica leggera ma costante (come ad esempio una camminata a passo veloce) è il miglior modo per riattivare la circolazione. Il movimento infatti aiuta il ritorno venoso e linfatico dalle gambe al cuore, limitando quindi i gonfiori alle gambe.

GLI INTEGRATORI POSSONO AIUTARE?


La risposta è SI. La maggior parte delle piante che la natura ci mette a disposizione presenta infatti proprietà diuretiche e drenanti.
Le categorie di integratori a cui affidarsi per limitare la ritenzione idrica sono principalmente 4:

- Bevande concentrate da diluire in acqua: una delle principali cause che portano ad un drenaggio insufficiente è la scarsa assunzione di liquidi nell’arco della giornata. Un piccolo trucco per ovviare a questa mancanza è sfruttare il duplice effetto di alcune bevande concentrate a base di piante drenanti. È sufficiente diluire 2 cucchiai di concentrato in 1 litro di acqua e berlo durante il giorno. Il sapore gradevole del prodotto rende l’acqua più saporita invogliandoci a bere di più, contemporaneamente avremo i benefici delle piante drenanti contenute nel concentrato. In prodotti di questo tipo non possono mancare la Linfa di Betulla, gli stimmi del Mais, i peduncoli di Ciliegio e soprattutto il The verde. Vedi prodotto
- Capsule con principi attivi drenanti: se il quantitativo quotidiano di acqua assunta viene ritenuto sufficiente (1,5/2 litri) è necessario semplicemente stimolare il drenaggio dei liquidi che vengono trattenuti: capsule a base di Pilosella, Amamelide e Tarassaco possono essere molto utili in questo senso. Vedi prodotto
- Integratori per ritenzione idrica associata a sovrappeso: quando la ritenzione idrica è associata a qualche chilo di troppo è necessario intervenire su entrambi i problemi: un mix di Alga fucus (che stimola il metabolismo), Arancio amaro (che interviene sulla cellulite e favorisce l’equilibrio del peso corporeo) e Centella (ad azione drenante) può essere la giusta soluzione. Vedi prodotto
- Integratori per la circolazione: per ridurre la ritenzione idrica è molto utile andare a proteggere le vene ed i capillare soprattutto a livello delle gambe per poter limitare al minimo la comparsa di vene varicose, capillari rotti e gambe gonfie. In questo senso è fondamentale introdurre un integratore che contenga Vitamina C, o Acerola, (che svolge un ruolo di protezione di vene e capillari), Ruscus (che possiede proprietà vasocostrittrici favorendo quindi il ritorno venoso) ed Ippocastano (che favorisce la normale circolazione del sangue). Vedi prodotto